Cosa significa RGB e CMYK: quando e come si usano i codici colore
Se hai mai provato a realizzare una grafica, ti sarai certamente accorta che è molto difficile riuscire a mantenere sempre le stesse tonalità di colori. Già, perché le sfumature sono talmente tante che è impossibile riuscire a riprodurre sempre lo stesso colore andando a tentativi. Abbiamo però degli alleati che possono aiutarci in questa impresa, perché ad ogni colore corrisponde un codice. Cosa significa RGB e CMYK? Quali sono i codici che mi servono per avere sempre grafiche uguali e coerenti fra loro? Dove e come trovo questi codici? Sono tutte domande alle quali ti risponderò in questo articolo.
Indice
La differenza fra i codici colore
È vero, ad ogni tonalità corrisponde un codice, ma dobbiamo prima fare una distinzione fra i due modi principali di catalogarle. Questi modi diversi di chiamare i colori nascono dalle finalità diverse per le quali andiamo a creare una grafica. La composizione che abbiamo creato sarà un contenuto che andremo a pubblicare sui nostri canali social, sul nostro sito, oppure è un file che dovremo stampare?
Vediamo quindi cosa significa RGB e cosa significa CMYK, così riuscirò a farti capire meglio come e quando si usano.
Cosa significa la sigla RGB
RGB è l’acronimo di R= RED, G= GREEN, B= BLUE
Questo metodo si utilizza per la riproduzione di immagini su dispositivi dotati di uno schermo: il colore viene creato mediante la sovrapposizione di fasci di luce. Rosso, Verde e Blu sono i colori di base per ricavare tutti gli altri.
Ti è mai capitato di avvicinarti tantissimo allo schermo di un vecchio televisore? Una volta i pixel degli schermi erano molto grandi, ed era molto facile riuscire a distinguere questi tre colori.
Le tonalità RGB vengono quindi utilizzate per realizzare:
- grafiche per i social
- applicazioni per dispositivi mobili
- grafiche per i siti web
- info grafiche per i blog
- grafiche per la televisione o il cinema
Cosa significa la sigla CMYK
CMYK è l’acronimo di C= CYAN, M= MAGENTA, Y= YELLOW, K= KEY BLACK
Sono i toni di base della quadricromia: con questo metodo i colori si ottengono mescolando gli inchiostri. Il metodo RGB sfrutta i fasci di luce, mentre qui parliamo di pigmenti veri e propri, quindi avrai già intuito che i risultati che si ottengono sono ben diversi fra loro.
Il metodo con i codici CMYK viene utilizzato per realizzare tutte quei progetti che successivamente saranno da stampare:
- grafiche di biglietti da visita, volantini, adesivi
- poster, insegne, banner
- packaging di prodotti
Ora che sai cosa significa RGB e CMYK, avrai già capito quale dei due metodi è quello che più si addice alle tue esigenze. Ma come puoi reperire i codici che ti servono per usare sempre la stessa tonalità di colore?
I codici colore su Canva
Se crei grafiche per i tuoi canali social o il tuo sito, è molto probabile che tu stia utilizzando Canva per assolvere a questo compito gravoso. Su Canva non trovi i codici in RGB o CMYK, ma li trovi in forma esadecimale, che è un altro modo per scrivere i codici RGB. Non voglio ammorbarti con tecnicismi che in questo momento non ti servirebbero a nulla, ti dico solo che è un metodo più “comodo” per poter copiare e incollare i codici RGB, perché invece di avere 3 valori separati hai un codice unico che li riassume.
Attenzione però!! La gamma di colori RGB è molto più ampia rispetto a quella CMYK. Se stai creando grafiche che stamperai, stai attenta ai colori che scegli, perché quelli che a monitor vedi molto brillanti, in stampa potrebbero risultare molto più spenti.
Che si tratti della stampa tipografica, o che si tratti della tua stampante di casa, purtroppo non riuscirai ad ottenere colori fluorescenti o metallizzati. Per quel risultato sarà necessario stampare con colori pantone, che ad oggi si possono usare solo con la stampa offset.
Ma torniamo a noi. Se sei qui, molto probabilmente è perché usi Canva per le grafiche dei tuoi social, quindi non dovrai preoccuparti della resa in stampa.
Come usare i codici su Canva
Se hai creato una palette su Coolors, il codice di 6 numeri e lettere che vedi sopra il nome della tinta è quello che ti servirà su Canva. Nell’articolo dove ti ho spiegato come creare una palette di colori per Instagram con Coolors, ti ho illustrato la funzione “copia” presente su Coolors.
- Clicca sull’icona dei due quadratini che trovi sopra il lucchetto per copiare il codice
- apri un nuovo documento su Canva
- aggiungi un elemento qualsiasi al tuo nuovo progetto, ad esempio un quadrato
- selezionalo e clicca sul quadratino in alto a sinistra nella barra dei comandi
- nella sezione “colori del documento” clicca sul +
- incolla il codice nel riquadro con l’#
- il gioco è fatto!
Se invece stai già lavorando su Canva e vuoi conoscere il codice di un determinato colore, ti basterà:
- selezionare l’elemento di cui vuoi conoscere il codice colore
- cliccare sul quadratino che ti comparirà in alto a sinistra nella barra dei comandi
- posizionarti con il mouse sopra la tonalità che avrà una cornicetta viola
- ti comparirà il codice esadecimale di quel colore
Conclusioni
Ora che hai scoperto la differenza tra RGB e CMYK, sai che:
- se vuoi creare una grafica da riprodurre su uno schermo devi usare i codici RGB (o esadecimali che trovi su Canva)
- se hai bisogno di creare una grafica che dovrai stampare, sarebbe meglio partire dai codici CMYK (in quadricromia), ma se usi Canva cerca di stare su tonalità non troppo accese, altrimenti non otterrai lo stesso risultato sul foglio stampato.
Lo so, il mondo della grafica sembra facile all’apparenza, ma se ti sei cimentata nella realizzazione di qualche composizione ti sarai resa conto che tanto facile non è. Se hai dubbi rivolgiti sempre a un professionista, le cose da tenere in considerazione sono tante!
3 Comments
Jessica
Ciao Fede. oggi mi hai aperto un mondo con questo articolo. Sapevo dell’esistenza degli RGB, che sono quelli di cui si sente più parlare e si trovano più spesso (e nel mio caso anche perché mi occupo di fotografia). Ma gli altri sono sincera, non li ho mai sentiti. Ho trovato davvero utile soprattutto il fatto che hai spiegato quali usare e in quali casi.
Grazie mille, ti seguo sempre.
Jessica
Silvia
Come sempre articoli utilissimi e mai scontati. Continua ad insegnarci il mondo della grafica, ti prego!
Francesca
Ciao Federica!
Non conoscevo il significato di RGB e CMYK. Grazie per questo utilissimo approfondimento.
Mi rendo sempre più conto che il mondo della grafica è molto vasto e se non hai qualcuno, che lo fa di mestiere, che ti da una mano, diventa molto complesso gastire tutto.
Grazie per questo contenuto di valore!
Un abbraccio
Francesca